Azienda operativa dal 2012 grazie al suo impegno costante e molta serietà professionale, si contraddistingue nel mondo della ceramica, dei pavimenti, e rivestimenti. Robert Trendafilov responsabile dell’impresa, da cui proviene il nome della sua azienda stessa, inizia a lavorare nel 1998 come apprendista di piastrellista e diventa piastrellista qualificato federale.
Grazie al suo impegno, nel 2012 apre Trend Piastrelle, che nel 2014, con la specializzazione in tutti i campi della ristrutturazione, prende il nome di Ediltrend Vendita e Posa Piastrelle.
Realizziamo progetti chiavi in mano, comprendenti ristrutturazione di bagni con murature, imbiancatura e pulizia finale.
Le piastrelle caratterizzate anche da spessore ridotto, può presentare forme geometriche molteplici: quadrati, rettangoli, esagoni, etc., di formati variabiloi e può essere realizzata con materiali diversi (laterizio, graniglia, marmo, ceramica, cemento, etc.)
La resistenza all’abrasione superficiale della piastrella si misura in PEI (che va da 0 a 5) tramite il quale si misura la capacità dello smalto della piastrella di resistere al calpestio, al passaggio di persone, di mobili o di macchinari, senza perdere le caratteristiche estetiche originali.
La “capacità di attrito” di una piastrella, cioè la resistenza allo scivolamento di un corpo sulla sua superficie, è determinata dal processo di trattamento della superficie stessa, la quale potrà essere levigata, bocciardata o lavorata in modo tale da non renderla del tutto liscia.
Per ottenere piastrelle più resistenti, l’impasto va cotto a temperature maggiori affinché l’argilla solidifichi con una maggiore densità molecolare.
Ediltrend, qualora si volesse acquistare, si occupa anche della solo vendita di piastrelle e materiale di lavorazione.
Il parquet è una pavimentazione composta da legno massiccio di spessore variabile o dall’assemblaggio di singoli elementi di legno con spessore minimo di mm 2,5 ad un supporto che può essere in multistrato di betulla o altro prima della posa.
Oltre ai suddetti pavimenti tradizionali in legno massiccio monostrato sono sul mercato i cosiddetti pavimenti multistrato prefiniti composti da uno strato superiore in legno nobile, il cui spessore può variare, a seconda del prodotto.
Legni nobili comunemente usati sono: rovere, doussié, wengé, olivo, noce, iroko, teak, merbau, afrormosia, faggio, Cabreuva, Panga Panga e Padouk.
In quanto pre-finiti in laboratorio (e non in opera) si prestano a finiture particolari quali colorazioni tramite pigmenti, decappature (cioè colorazioni a pigmenti in contrasto tra la fibra e la base del legno), spazzolatura della fibra (la quale conferisce effetto ruvido; è il contrario della levigatura), microbisellatura dei lati della tavola (spigoli smussati e non vivi), piallature a mano, spigoli spaccati sui vari lati della tavola, piano sega (la superficie della tavola presenta seghetteture trasversali rispetto all’andamento della venatura), thermotrattamenti (lasciato essiccare per x tempo a x temperatura il legno nobile cambia tono di colore scurendo in tutto lo spessore).
Il trattamento finale può essere ad olio o vernice. La finitura ad olio (quelli vegetali hanno residui tossici quasi nulli) richiede una manutenzione costante e non è idrorepellente nel primo periodo di vita (un anno circa con manutenzione corretta) quindi è soggetto ad aloni ma conferisce l’aspetto più naturale.
Le vernici sono di più facile manutenzione e in commercio se ne trovano di “naturale UV o effetto cera” con meno gloss di lucentezza rispetto alle vernici satinate (semi lucide)
Ediltrend, qualora si volesse acquistare, si occupa anche della solo vendita di parquet e materiale di lavorazione.
I siliconi o polisilossani sono polimeri inorganici basati su una catena silicio-ossigeno e gruppi funzionali organici (R) legati agli atomi di silicio. Il termine inizialmente indicava i composti aventi formula generica R2Si=O, in analogia ai chetoni.
Si riteneva infatti, che potessero essere isolati come composti monomerici, ma anche dopo la scoperta della vera struttura il nome è stato usato ancora, e lo è tuttora, per indicare gli organopolisilossani.
I polimeri siliconici sono utilizzati per numerose applicazioni, in particolare per ottenere le gomme siliconiche, per la cui produzione sono addizionati a silici rinforzanti e come fase stazionaria per colonne cromatografiche a fase mobile liquida.
Il rivestimento murale nell’edilizia è lo strato più esterno applicato ad una struttura verticale di un edificio per conferirgli un’adeguata resistenza alle sollecitazioni meccaniche e alle aggressioni degli agenti chimici e atmosferici, oltre che una finitura a livello estetico. I rivestimenti esterni hanno la funzione di conferire alle pareti perimetrali un adeguato comportamento rispetto alle sollecitazioni meccaniche e alle aggressioni portate dall’ambiente esterno e dai fenomeni meteorologici (intemperie).
La funzione dei rivestimenti interni è quella di conferire alle superfici delle pareti un grado di finitura e di decorazione, facilitando anche le operazioni di pulizia garantendo, in particolari ambienti, l’asetticità e la disinfettabilità.
I rivestimenti interni sono soggetti a sollecitazioni meccaniche molto ridotte mentre possono essere attaccati da aggressioni chimiche derivanti dall’utilizzo di sostanze e detersivi.
Gli intonaci rappresentano il rivestimento più utilizzato su pareti di laterizio o di calcestruzzo; vengono realizzati con malte di diversa composizione e possono assumere varie finiture
Esistono poi particolari tipi di intonaci dotati di raffinate finiture superficiali; tra questi gli intonaci al pesto di mattone, gli stucchi matti e gli stucchi lucidi sono di notevole interesse perché simulano l’aspetto di altri materiali.
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